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Per anni ci è stato detto che il riciclaggio è la chiave per risolvere la crisi dei rifiuti. Basta gettare gli imballaggi nell'apposito contenitore e il gioco è fatto. Ma per quanto rassicurante possa sembrare, questa affermazione trascura una verità molto più dura. Oggi è chiaro che il riciclaggio da solo non è sufficiente per risolvere la crisi globale dei rifiuti.
I limiti del riciclaggio
A livello globale, solo circa il 9% della plastica prodotta fino ad oggi è stata riciclata (fonte: EEA). Il resto viene incenerito, inviato in discarica, esportato o finisce nell'ambiente. Anche la parte riciclata raramente viene trasformata nuovamente nello stesso prodotto. La maggior parte dei materiali perde qualità e può essere sottoposta solo a un numero limitato di cicli. Pertanto, anche con il riciclaggio, rimaniamo intrappolati in un sistema che richiede continuamente nuove materie prime.
Dal punto di vista dei consumatori, il riciclaggio sembra una soluzione pulita e facile. In realtà, però, si tratta di un processo industriale che richiede una quantità significativa di energia, acqua, macchinari e trasporti. La plastica deve essere selezionata, lavata, riscaldata e rimodellata, il che comporta comunque delle emissioni.

Il riciclaggio è diventato anche una sorta di conforto psicologico. Ci rassicura sul fatto che stiamo facendo qualcosa di buono, anche se il nostro consumo complessivo continua ad aumentare. Tuttavia, il riciclaggio non impedisce la produzione di rifiuti, ma si limita a gestirli dopo che sono già stati generati.
La circolarità inizia molto prima del riciclaggio
La gerarchia dell'economia circolare racconta una storia diversa. Al vertice ci sono le strategie con il maggiore impatto positivo: rifiutare, ridurre e riutilizzare. Il motivo è semplice. Il riciclaggio segue ancora un modello lineare di prelievo → produzione → smaltimento, con una piccola deviazione alla fine. La vera circolarità significa ripensare i prodotti e i sistemi in modo che i rifiuti non vengano generati in primo luogo.

Imballaggi riutilizzabili vs riciclabili
Prendiamo ad esempio gli imballaggi. Gli imballaggi riciclabili sono comunque monouso. Anche se i materiali possono essere riciclati, ogni ciclo richiede energia, acqua e trasporto.
Gli imballaggi riutilizzabili rompono questo schema. Lo stesso imballaggio può essere utilizzato più volte, riducendo drasticamente il consumo di materiale, la produzione di rifiuti e leemissioni di CO₂. Invece di mitigare i rifiuti, si impedisce che vengano creati. Questo è il fondamento su cui si basa Movopack: fornire soluzioni di imballaggio riutilizzabili che rimangono in circolazione, non nelle discariche.

Conclusione
Il riciclaggio avrà sempre un ruolo importante, ma da solo non può risolvere la crisi dei rifiuti. Finché i prodotti e gli imballaggi saranno progettati per essere utilizzati una sola volta, nessun sistema di riciclaggio potrà stare al passo con il volume che produciamo.
I progressi significativi avvengono ai livelli più alti della gerarchia, dove diamo priorità alla riduzione e al riutilizzo molto prima di pensare al riciclaggio.
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