Riciclabilità e riutilizzabilità sono due concetti che vengono spesso confusi quando si parla di imballaggi sostenibili, mentre rappresentano due approcci piuttosto diversi. Sebbene negli ultimi anni l'attenzione si sia concentrata principalmente sugli imballaggi riciclabili, quelli riutilizzabili stanno acquisendo sempre più importanza come soluzione ancora più efficiente per ridurre i rifiuti e le emissioni.

L'ascesa degli imballaggi riciclabili (e i loro limiti)

Negli ultimi dieci anni gli imballaggi riciclabili hanno acquisito sempre maggiore importanza. Per ridurre il loro impatto sull'ambiente, molti marchi sono passati a imballaggi realizzati in carta, cartone o altri materiali facilmente riciclabili. A prima vista sembra la scelta giusta: il riciclaggio impedisce che i materiali finiscano in discarica e dà loro una seconda vita.

La realtà, tuttavia, è più complessa. Il riciclaggio è un processo ad alta intensità energetica che comporta la raccolta, la selezione, il trasporto e la trasformazione dei rifiuti in materie prime. Ciascuna di queste fasi consuma energia e produce emissioni. Inoltre, il riciclaggio non è mai efficiente al 100%, poiché alcuni materiali vanno sempre persi, la loro qualità si deteriora o sono troppo contaminati per essere riciclati.

Ciò significa che, sebbene il riciclaggio contribuisca a ridurre i rifiuti, segue comunque un modello di consumo lineare: produciamo, utilizziamo una volta e poi ricicliamo. Il sistema non elimina gli imballaggi monouso, ma cerca solo di gestirne le conseguenze e non rappresenta una soluzione completa.

Imballaggi riutilizzabili: un'alternativa circolare

È qui che entra in gioco la riutilizzabilità. Gli imballaggi riutilizzabili utilizzano un modello circolare anziché lineare, il che significa che lo stesso imballaggio viene utilizzato ripetutamente prima di raggiungere la fine del suo ciclo di vita. Ciò riduce immediatamente la produzione di rifiuti e la necessità di nuove materie prime. Gli imballaggi riutilizzabili sono robusti, pratici e rispettosi dell'ambiente e possono sostituire decine di scatole o sacchetti monouso, quindi il loro impatto è esponenziale.

Noi di Movopack abbiamo sviluppato imballaggi completamente personalizzati che possono essere riutilizzati più di 20 volte per l'e-commerce e la vendita al dettaglio. Quando raggiungono la fine del loro ciclo di vita, sono comunque riciclabili, chiudendo così il cerchio. I nostri imballaggi sono realizzati in plastica riciclata e riciclabile, contribuendo alla sostenibilità anche alla fine del loro ciclo di vita.

I numeri parlano chiaro: secondo l'analisi del ciclo di vita condotta da Life Cycle Engineering Spa, gli imballaggi riutilizzabili Movopack riducono i rifiuti da imballaggio fino al 98% e le emissioni di CO₂ dell'84% dopo 20 cicli di utilizzo rispetto a una scatola di cartone monouso con il 70% di contenuto riciclato. 

Conclusione

Gli imballaggi riciclabili rappresentano un passo avanti rispetto alle discariche, ma fanno comunque parte di un sistema basato sui prodotti usa e getta. Offrono una seconda possibilità agli imballaggi monouso, consumando però risorse ed energia. Gli imballaggi riutilizzabili, invece, evitano del tutto questo problema. Immettendo lo stesso prodotto sul mercato più volte, si evita la produzione di rifiuti e si riduce significativamente l'impatto ambientale.

Pertanto, il futuro del packaging non riguarda solo il riciclaggio, ma anche il ripensamento del packaging come servizio progettato per essere riutilizzato. E con soluzioni come Movopack, quel futuro è già realtà.

👉 Sei pronto a scoprire come trasformare la tua attività con gli imballaggi riutilizzabili?